Un’azione umanitaria congiunta che ha visto il Gruppo EveryOne, la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale Bambin Gesù, il Comune di Roma e tanti volontari operare insieme per consentire a una bimba Rom di appena un anno, colpita da cecità, di acquistare la vista.
“Roma – Irina Cornelia, una bambina romena di etnia Rom, nata nel mese di marzo 2010 e residente a Galati, in Romania, era venuta alla luce senza il cristallino degli occhi e con cataratte. La sua patologia richiedeva due interventi – uno per occhio – a distanza di due mesi l’uno dall’altro. In Romania, i medici dei principali ospedali pediatrici avevano comunicato alla madre Marcela che non vi era speranza che la piccola potesse riacquistare la vista, e che eventuali interventi chirurgici riparativi non erano possibili per la mancanza di risorse e mezzi.
“Fortunatamente” spiegano i co-presidenti del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, “alcuni parenti della piccola fanno parte della comunità Rom di Pesaro, che assistiamo dal 2007, e nel dicembre scorso siamo venuti a conoscenza del caso umanitario. EveryOne si è immediatamente attivato con la Croce Rossa Italiana, grazie allo straordinario impegno del dott. Marco Squicciarini, responsabile nazionale CRI per le popolazioni Rom e i senza fissa dimora, e in pochi giorni una catena di solidarietà ha permesso il viaggio della bimba, accompagnata dalla mamma, nella capitale. Assieme al viaggio in Italia, è stata possibile la tempestiva organizzazione delle fasi degli esami clinici, di ben quattro interventi di chirurgia oftalmica pediatrica necessari alla piccola per acquistare la vista e dell’accoglienza per mamma e figlia per tutto il periodo di degenza in Italia”.
“Il più grande riconoscimento va al dott. Michele Fortunato, chirurgo oftalmico: è lui il primo, generoso artefice di questo miracolo,” dice con riconoscenza il dott. Marco Squicciarini. “Quindi, un grazie va ad Annamaria Pulzetti, delegata CRI Roma – Materno Infantile, che ha superato ogni difficoltà logistica. Il Commissario Gianfranco Amoroso e i suoi volontari di Roma Est hanno assistito mamma e figlia 24 ore su 24. La volontaria Grazia Passeri ha vestito e nutrito la piccola amorevolmente. Abbiamo ottenuto il sostegno del comune di Roma, che ci ha fornito un alloggio, mentre SalvaMamme ha donato un corredo per Irina. L’Ospedale Bambin Gesù si è messo a disposizione della bimba: è lì che è stata presa in carico e operata, attraverso delicatissimi interventi ricostruttivi grazie ai quali, come in un piccolo miracolo, può finalmente aprire gli occhi e vedere”.
“Ieri Irina e la mamma sono ripartite per la Romania, ad abbracciare il resto della famiglia, fra cui i tre fratellini della bimba” proseguono Malini, Pegoraro e Picciau. “Ci sentiamo di ringraziare tutti i volontari della CRI Roma e CRI Roma EST, oltre all’amico Marco Squicciarini, nonché tutti i sanitari del Bambin Gesù e tutte e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo affinché questo sogno meraviglioso potesse concretizzarsi. Oltre al caso della piccola Irina,” sottolineano i rappresentanti dell’organizzazione umanitaria, “i nostri difensori dei diritti umani hanno consentito ad altri bambini Rom di Pesaro di ricevere cure essenziali per la sopravvivenza e a intere famiglie di ricostruirsi una vita. Sempre con l’aiuto di meravigliosi esseri umani che con il loro altruismo e sacrifici personali hanno reso possibili tanti piccoli miracoli che oggi consentono a queste persone di sperare in un futuro migliore”.