Rifugiati: lo sprar parte anche in Liguria

Domani riunione straordinaria per gestione emergenza

Genova – Scatta anche in Liguria lo SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati riconosciuto dalla UE e gestito dai Comuni per fare fronte all’emergenza profughi provocata dalla crisi in atto nel Mediterraneo. Domani – spiega una nota apparsa sul sito dell’Anci – è in programma la riunione straordinaria tra Regione Liguria, Anci Liguria e Province liguri per discutere il contributo della Liguria alla gestione dell’emergenza.

 
La delegazione Anci Liguria sarà composta dall’ufficio di Presidenza e dai comuni di Genova, La Spezia, Savona, Imperia, Chiavari, Rapallo, Sestri Levante, Albenga, Sanremo, Ventimiglia, Sarzana, Arenzano, Lavagna, Recco, S. Margherita Ligure, Alassio, Albisola Superiore, Cairo Montenotte, Finale Ligure, Loano, Varazze, Lerici, Bordighera e Taggia.
Pierluigi Vinai, segretario di Anci Liguria ha detto: “Abbiamo individuato per questa prima fase i comuni superiori ai 10mila abitanti, che sono 24. Confidiamo su loro per un diretto intervento di accoglienza e anche per la collaborazione al coordinamento in chiave locale per aiutare i comuni più piccoli che non sono dotati di adeguate strutture amministrativo-burocratiche”.
L’accoglienza dei profughi in fuga dal Nord Africa e dalla crisi libica sarà di primo livello (vitto, alloggio, supporto medico-sanitario) e sarà gestita attraverso una rete territoriale. E’ necessario organizzare una rete che comprenda tutto il sistema civico costituito non soltanto dagli enti locali, coinvolgendo quindi il sistema di volontariato, il Forum del Terzo Settore, le Camere di Commercio, le rappresentanze sindacali e le associazioni di categoria – ha spiegato ancora Vinai -. Le persone che stanno arrivando a Lampedusa in questi giorni sono rifugiati. Per questo l’accoglienza è un obbligo non una facoltà. I rifugiati hanno uno status giuridico ben preciso e corrispondono ad un profilo etico, che discende direttamente dalle Nazioni Unite. Le amministrazioni sono chiamate quindi dare una risposta all’emergenza”. E il segretario ha concluso: “Siamo in una fase di urgenza con un iter non ancora definito. Attendiamo indicazioni circostanziate dal Ministero dell’Interno, ma intanto gli enti locali si stanno già adoperando per essere pronti”.