Accoglienza e ascolto perché non siano più sole

A Cremona lo sportello “Spazio donna”

Cremona – In via Speciano 2, a Cremona, è stato inaugurato un punto d’ascolto amichevole e informale per tutte le donne, in special modo per quelle immigrate, in stato di difficoltà in relazione a qualsiasi tipo di problematica. Non a caso l’iniziativa dello sportello “Spazio donna”, progetto nato grazie all’associazione Donne Senza Frontiere, è partito in occasione della Festa della Donna 2011 nell’ambito del progetto “Donne agenti di cittadinanza per i nuovi cittadini” finanziato dal Settore Pari Opportunità della Regione Lombardia, di cui l’associazione è partner. Due operatrici, una italiana e una di origine straniera, con competenze di mediatrice culturale, accolgono con riservatezza e discrezione quante si rivolgono loro il primo e terzo mercoledì di ogni mese, ore 10-12 e ore 17-19. Abbiamo contattato la presidente di Donne Senza Frontiere, Tina Maffezzoni.

 
Che tipo di servizio viene offerto alle donne presso lo Sportello?
“L’associazione non fornisce servizi, ma accoglienza, ascolto, aiuto, accompagnamento verso i servizi pubblici e privati di riferimento. Siamo convinte che esistono buone risorse sul nostro territorio, ma purtroppo i servizi sono ancora misconosciuti, poco visibili, quindi poco fruibili. Sono iniziate le consultazioni con le Istituzioni per informarli dell’iniziativa e studiare collaborazioni sinergiche anche con tutte le associazioni del nostro territorio per divulgare e promuovere la nostra iniziativa. Il nostro impegno è anche questo: lavorare tutti insieme, costruire una rete concreta di lavoro a favore delle donne, famiglie, cittadini”.
Quante volontarie sono attive e che tipo di preparazione hanno affrontato?
“Il gruppo di lavoro ‘Spazio Donna’ è costituito da circa 10 volontarie, sia italiane che straniere.
Le socie italiane hanno professionalità e competenze di educatrici, insegnanti, psicologhe, counsellor, operatrici sanitarie. Le lingue parlate tra le volontarie e le consulenti esterne sono: inglese, francese, arabo, punjabi, hindi, romeno, cinese. Abbiamo socie in reperibilità per problemi particolari e altre lingue. Le donne straniere hanno tutte frequentato corsi per la mediazione linguistico-culturale e intercultura. La formazione del gruppo è iniziata ad ottobre 2010 ed è stata fornita internamente dalle socie stesse competenti nei vari settori; la formazione esterna, cogliendo le opportunità del Cisvol e di altre agenzie. La formazione sarà permanente, con momenti regolari nel tempo. A tal proposito, colgo l’occasione per invitare tutti gli interessati a partecipare, per il prossimo autunno, alla formazione annuale sul tema della relazione d’aiuto e l’aggregazione associativa». Donne Senza Frontiere ricordano a tutti la loro partecipazione, insieme alla partner AIDA (Associazione Incontro Donne Antiviolenza), al Salone dello Studente 2011 nella mattinata
del 25 marzo nelle sale di Santa Maria della Pietà, in piazza Giovanni XXIII. Qui sarà possibile visionare il materiale informativo per sensibilizzare giovani, adolescenti, insegnati, genitori, in relazione alle problematiche della donna e della sua famiglia”.
Per contatti tel. 333.1053916 – 340.9844669 nei giorni di sportello tel. 0372 26548, email:
donnesenzafrontiere@gmail.com (S. De Donno – Vita Cattolica)