Lampedusa: ancora sbarchi

Isolani contro la tendopoli

Lampedusa – Notte di sbarchi a Lampedusa. Sono 450 gli stranieri arrivati sull’isola a bordo di cinque diverse imbarcazioni. Da ieri mattina alle 7 di oggi sono 12 le imbarcazioni soccorse dalla guardia costiera per un totale di 1.367 persone. In 43, invece, sono riusciti ad arrivare a terra senza essere intercettati, ma poi sono stati fermati dai carabinieri.

 
Cresce la tensione, dove i migranti sono ormai più di 4mila. Ieri alcune centinaia di abitanti hanno bloccato la banchina commerciale del porto e impedito a un traghetto di attraccare: a bordo della nave c’erano tende e bagni chimici per allestire la tendopoli, che i cittadini non vogliono. “Lampedusa – dicono – non può essere trasformata in un campo profughi a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva”.
Un accorato appello alle istituzioni è stato lanciato dal parroco dell’isola, don Stefano Nastasi. “Continuano gli sbarchi di fratelli migranti, ma non con la stessa velocità con la quale arrivano le risposte alla comunità di Lampedusa e ai migranti in cerca di speranza – ha detto -. Tace ufficialmente il governo che opera unicamente tramite i suoi organi periferici ma non ascoltando le richieste della popolazione dell’Isola di Lampedusa”.
“La popolazione – ha concluso il parroco – ha bisogno di risposte concrete e di presenze reali. L’assenza degli uomini di governo è stata ed è grave. Siamo non l’ultimo lembo d’Italia, ma la prima porta del mediterraneo. Non è più solo questione di tende precarie”.
 
Libici sbarcati nel catanese
Oltre un centinaio di libici sono sbarcati nella notte sulle coste del Catanese. Sono arrivati con due barconi: il primo, con una cinquantina di migranti si è incagliato sugli scogli di Riposto, il secondo, con una settantina di extracomunitari, è stato intercettato al largo di Catania e fatto entrare, sotto scorta, nel porto del capoluogo etneo. Finora sono stati bloccati 117 uomini che hanno detto di essere libici. Alle operazioni partecipano carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Giarre, militari della guardia di finanza e della Capitaneria di porto e personale della polizia di Stato. (www.avvenire.it)