Crescono le discriminazioni in Italia

Oggi Giornata Mondiale contro il razzismo

Roma – Il 21 marzo si celebra, come ogni anno, la Giornata Mondiale contro qualsiasi forma di razzismo e di discriminazione, indetta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per commemorare la sollevazione di Sharpville in sud Africa, avvenuta il 21 marzo 1960, quando la polizia sudafricana uccise 72 persone che manifestavano contro il regime dell’apartheid.

 
La Giornata è “una occasione importante ogni anno per verificare la situazione di discriminazione e razzismo ancora presente nella nostra società”, spiega mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes.
“Nonostante il diffuso spirito di solidarietà degli italiani – aggiunge – che è dimostrato anche dallo straordinario popolo di volontari, ma anche da una rete diffusa di advocacy nelle comunità e nel mondo associativo crescono i casi di discriminazione registrati dall’UNAR in Italia, ma anche raccolti dalla rete Migrantes sul territorio italiano. I casi diminuiscono al Nord, aumentano al Centro Italia e rimangono stabili al Sud. Diminuiscono le discriminazioni sul lavoro regolare, anche se – continua mons. Perego – permangono in tutte le situazioni di irregolarità e sfruttamento, ma aumentano nella vita pubblica. Le persone più discriminate sono gli africani, mentre le comunità più discriminate sono le rumene, le marocchine e le cinesi. Nell’ultimo anno, anche per una campagna di informazione e politica denigratoria, sono aumentate in maniera esponenziale le discriminazioni nei confronti dei rom”.
Tutela dei diritti e percorsi di inclusione – conclude mons. Perego – sono le strade dentro le quali costruire una cultura aperta e attenta all’altro, ma sono anche i percorsi di una formazione all’impegno sociale e politico nelle nostre comunità cristiane”.