Triuggio: immigrazione, sfida e opportunità pastorale

Questo il tema al centro della terza sessione del Consiglio presbiterale, riunitasi nei giorni scorsi

Triuggio – “L’immigrazione come sfida e opportunità pastorale” è stato il tema al centro della terza sessione del Consiglio Presbiterale (X mandato), riunita lunedì 14 e martedì 15 marzo a Villa Sacro Cuore di Triuggio.

 
Tra i contributi portati alla riflessione del Consiglio – oltre ad alcuni dati che evidenziano come il fenomeno migratorio sia strutturale e come dietro ogni numero ci sia una storia -, un documento della Pastorale missionaria ha invitato a cogliere la “stranierità” come elemento strutturale della relazione con Dio e a confrontarsi con il “forestiero Gesù”, i cui discepoli devono fare dell’accoglienza un loro tratto distintivo.
La Pastorale dei migranti, dal canto suo, ha suggerito di mettere in atto momenti sempre più frequenti di incontro nelle parrocchie e nei Consigli pastorali. Una strategia pastorale di piccoli progetti concreti e costanti nel tempo, con i migranti come protagonisti, per poi passare alla sfida ulteriore: aiutare le comunità etniche formatesi in questi anni a inserirsi gradualmente nella pastorale ordinaria.
Un’attenzione specifica richiedono poi le relazioni interconfessionali e interreligiose. Nel Consiglio presbiterale, tra i frutti di queste relazioni, sono stati citati il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano e il Forum delle Religioni, con l’auspicio che questi “semi” trovino una ricaduta reale e feconda nelle comunità locali. Oltre a problemi di concreta quotidianità (legati a oratori, gite, refezioni, scuole, Irc, catechesi, Comunione e Cresima, matrimoni interconfessionali ed educazione dei figli, ecc), si è riflettuto anche sull’eventuale richiesta da parte di musulmani o di fedeli di altre religioni dell’uso di spazi per proprie iniziative o culti: richiesta da inoltrare all’autorità civile che potrà, eventualmente, domandare alla Chiesa di rispondere in sua supplenza.
Infine, un contributo della Caritas Ambrosiana ha invitato a una seria analisi dell’immigrazione come fenomeno irreversibile, sottolineando ulteriormente come, di fronte all’emergenza che questa realtà porta con sé, le comunità parrocchiali siano spesso l’unico presidio territoriale. (www.chiesadimilano.it)