“5 perché” per favorire lo scambio culturale anche tra i bambini

L’esperienza del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile (Gslg), un’associazione di promozione sociale di ispirazione cristiana con 35 anni di ininterrotta attività.

Roma – Il colore della pelle – lo si dice in ogni occasione – non dovrebbe essere discriminante: a questa convinzione, però, i bambini vanno educati approfittando della presenza, ormai in ciascuna classe della scuola primaria, di tutti i colori dell’arcobaleno e di tutti i suoni dei linguaggi umani.

 
Come fare? Ecco una risposta preparata dal Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile (Gslg), un’associazione di promozione sociale di ispirazione cristiana con già 35 anni di ininterrotta attività. È la rivista bimestrale ‘5perché’ (in stile sms: 5xk) pensata per i bambini italiani e immigrati , che fra disegni, racconti, giochi, si esprime in nove culture e, un po’, anche in nove lingue. Niente di simile a dei testi noiosamente tradotti nove volte. Lo stile è nuovissimo, la grafica invitante. Qui contano il colore, la fantasia, il gioco delle esperienze conoscitive a livello elementare, i disegni, gli indovinelli, tutti elementi usati per cominciare allegramente a rendere familiari le culture anche lontanissime dalla nostra, tramite il disegno e la narrazione, il linguaggio, le bandiere, i caratteri e gli ideogrammi, il cibo, gli animali e via dicendo corrispondenti ai Paesi di provenienza dei piccoli immigrati . Non perché (‘xk’) questi perdano il loro modo specifico di essere bambini né affinché dimentichino le lingue e le culture di origine: l’assimilazione non è una buona soluzione e sminuisce le personalità individuali.
Bisogna piuttosto ricercare l’interculturalità, affinché ogni bambino impari davvero a conoscere l’altro in tutte le sue alterità. ‘5perché’’ è un ‘piccolo libro’ (52 pagine, in un comodo formato quadrotto), che usa le parole di più lingue e le immagini di più mani e permette al piccolo lettore di interagire con la multiculturalità delle varie etnie che vivono oggi in Italia e con la multicreatività dei giovani autori. Il progetto è destinato anche agli insegnanti, ai mediatori culturali, ai bibliotecari. Gli insegnanti troveranno un sussidio per l’uso didattico della rivista, con idee, giochi, bibliografia, filmografia.
Sembra una cosa difficile, invece il talento dei redattori incuriosisce i piccoli lettori e ne rende facile la lettura specialmente se i maestri si dedicheranno al lavoro di ‘interpreti’, per il quale, allegata alla rivista, è offerta anche una guida didattica. Il Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile, che pubblica anche la rivista ‘Pagine Giovani’, ha sede a Roma, Via dei Colli Portuensi 12, cap 00151, tel. 06.536067 (www.gruppoletteraturagiovan ile.it, posta elettronica informazioni@grupposerviziol etteraturagiovanile.it). (Avvenire)