“Non eroine ma fedeli all’impegno” le suore rimaste in Libia

La solidarietà e la vicinanza delle suore scalabriniane

Roma – Le Suore Missionarie Scalabriniane a Roma da diversi Paesi Europei per un incontro su un progetto socio-pastorale legato all’area del Mediterraneo, esprimono vicinanza e solidarietà alle consorelle rimaste in Libia a fianco della popolazione locale “Ci sentiamo profondamente solidali con voi che avete optato di rimanere in Libia durante questa prolungata crisi socio-politica”, scrivono: “siamo edificate di fronte a questa vostra scelta responsabile e solidaria nei confronti degli impegni presi con la consacrazione e con il popolo con il quale condividete la vostra vita. Di fronte a questo non possiamo trascurare il nostro impegno di sostenervi con la preghiera, con l’appoggio morale ed augurarvi che la vita vinca le atrocità che la minacciano”.

 
“Non siete eroine – concludono le missionarie scalabriniane – ma semplicemente evangeliche e fedeli all’invio ricevuto: custodire coloro che vi sono stati affidati nel nome del Signore Gesù”.
Le suore rimanste in Libia appartengono a 16 comunità diverse e sono originarie dell’Italia, ma anche della Spagna, dell’isola di Malta, dell’India e delle Filippine. In Libia i cattolici sono circa 100mila.