Il fenomeno migratorio al Sinodo dei Vescovi sul “La Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”

Presentati in Vaticano i “Lineamenta” dei lavori del Sinodo che si svolgerà dal 7 al 28 ottobre prossimo

Città del Vaticano – Sono stati presentati venerdì scorso, nella sala stampa della Santa Sede, i Lineamenta della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che avrà luogo in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema “Nova evangelizatio ad christianam fidem tradendam – La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.

 
Il testo si occupa in maniera approfondita, dei diversi “scenari”. Tra questi lo scenario “di tipo sociale” segnato “soprattutto dal fenomeno migratorio” e dalla “globalizzazione”. In questo caso – si legge nel testo – “la nuova evangelizzazione (…) non è più un movimento nord-sud o ovest-est”. “Svincolarsi dai confini – si afferma nei ‘Lineamenta’ – vuol dire avere le energie per porre la questione di Dio in tutti quei processi di incontro, mescolamento, ricostruzione dei tessuti sociali che sono in atto in ognuno dei nostri contesti locali”.
“Da esso – si legge nel testo – deriva un incontro e un mescolamento delle culture che le nostre società non conoscevano da secoli. Si stanno producendo forme di contaminazione e di sgretolamento dei riferimenti fondamentali della vita, dei valori per cui spendersi, degli stessi legami attraverso i quali i singoli strutturano le loro identità e accedono al senso della vita. L’esito culturale di questi processi – spiega il testo preparatorio al Sinodo di ottobre – è un clima di estrema fluidità e ‘liquidità’ dentro il quale c’è sempre meno spazio per le grandi tradizioni, comprese quelle religiose, e per il loro compito di strutturare in modo oggettivo il senso della storia e le identità dei soggetti. A questo scenario sociale è legato quel fenomeno che va sotto il termine di globalizzazione, realtà di non facile decifrazione, che richiede ai cristiani un forte lavoro di discernimento. Può essere letta come un fenomeno negativo, se di questa realtà prevale una interpretazione deterministica, legata alla sola dimensione economica e produttiva; può però essere letta come un momento di crescita, in cui l’umanità impara a sviluppare nuove forme solidaristiche e nuove vie per condividere lo sviluppo di tutti al bene”.
“La nuova evangelizzazione – si legge ancora nei “Lineamenta” – in un simile scenario ci permette di imparare che la missione non è più un movimento nord-sud o ovest-est, perché occorre svincolarsi dai confini geografici. Oggi la missione si trova in tutti e cinque i continenti. Bisogna imparare a conoscere i settori e gli ambienti che sono estranei alla fede, perché non l’hanno mai incontrata e non soltanto perché se ne sono allontanati. Svincolarsi dai confini vuol dire avere le energie per porre la questione di Dio in tutti quei processi di incontro, mescolamento, ricostruzione dei tessuti sociali che sono in atto in ognuno dei nostri contesti locali”.