Napolitano: L’Ue deve accelerare il cammino verso una politica comune dell’immigrazione

Una dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana ieri sulla crisi in Nord Africa

Roma – L’Unione europea deve “accelerare il cammino verso una politica comune dell’immigrazione e dell’asilo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo alla domanda di un giornalista nel corso delle dichiarazioni alla stampa rese al termine dei colloqui con il Presidente della Repubblica del Cile, Sebastián Piñera, in visita ufficiale in Italia.
“Naturalmente, questa politica comune – ha proseguito il Presidente Napolitano a proposito del prossimo vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo sulla crisi in Nord Africa – è chiamata a fare le sue prove di fronte all’emergenza in Nord-Africa: in modo particolare in Tunisia e in Libia, non sappiamo con quali ipotesi, al momento non quantificabili, di afflusso di immigrati verso le sponde italiane”.
Per il Capo dello Stato “l’Unione Europea deve avere una sua comune forte determinazione nel rilanciare la politica euro-mediterranea, perché non si tratta soltanto di accogliere persone che fuggono da quella parte dell’Africa, da quella sponda Sud del Mediterraneo, ma si tratta di dare una prospettiva di sviluppo a tutta l’area mediterranea, prospettiva che costituisce poi la risposta più importante anche per evitare non già flussi migratori normali – e perfino necessari per l’Europa – verso i nostri Paesi, ma per evitare invece crisi precipitose, catastrofiche, che sarebbero molto difficilmente sostenibili”.
“L’Italia – ha sottolineato il Capo dello Stato – come avete visto, è molto impegnata sul fronte umanitario – questo vale la pena di sottolinearlo – e non abbiamo, quindi, un atteggiamento difensivo rispetto alle incognite relative al grande flusso migratorio, che non si faccia carico in modo particolare anche di esigenze di carattere umanitario nei confronti della situazione che si sta determinando in quella parte dell’Africa. Nello stesso tempo, noi siamo convinti di poter trovare piena intesa in sede europea sulla questione delle politiche verso la Libia; già c’è una coincidenza assoluta di vedute tra l’Italia e tutti gli altri Paesi, non solo dell’Unione Europea: abbiamo dato il nostro pieno consenso anche alle deliberazioni che il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha potuto prendere”.