Buenos Aires – Nell’assumere la guida del Consolato Generale d’Italia in Buenos Aires il nuovo Console,   Giuseppe Scognamiglio, ha voluto rivolgere un “caloroso saluto” ai nostri connazionali all’Estero.

“E’ per me motivo di sincera soddisfazione essere giunto qui per dirigere il più grande Consolato italiano al mondo nella città che, per numero di italiani, può essere considerata la più grande al di fuori dei confini nazionali”, scrive   il Console: “sarà una sfida particolarmente impegnativa, anche alla luce della congiuntura economica che ha imposto significative riduzioni alle risorse del Ministero degli Affari Esteri come di tutta la Pubblica Amministrazione italiana. Una sfida che intendo affrontare con entusiasmo, spirito di servizio e attenzione alle esigenze della Collettività, facendo il massimo ricorso possibile alla razionalizzazione delle procedure di lavoro e all’utilizzo intensivo dell’informatica per non ridurre  la qualità dei servizi offerti, ma anzi ampliarla riducendo code, tempi di attesa e necessità di recarsi più volte presso gli uffici del Consolato”.
“L’impegno mio e di tutto il personale dipendente – ha aggiunto – non sarà tuttavia mai sufficiente a garantire tali risultati senza il concorso, la comprensione e la collaborazione armoniosa di tutte le istanze rappresentative della Comunità italiana, delle Istituzioni italiane presenti a Buenos Aires e delle Autorità di questo grande Paese che è l’Argentina cui la numerosa presenza italiana ha fornito storicamente un contributo straordinario”.
 Il neo Console Scognamiglio ricorda il 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia: “vorrei che fosse l’occasione per rinsaldare l’orgoglio ed il senso di appartenenza al nostro Paese, lavorando insieme, con coeso spirito di squadra, verso traguardi sempre più ambiziosi. E’ con questo auspicio che inizio la mia missione, nella consapevolezza dell’importanza del  contributo che ognuno di voi potrà fornire nel mantenere vivo e fecondo il legame con l’Italia e dell’apporto che potrete assicurare all’affermazione del ruolo e dell’immagine del nostro Paese così come allo sviluppo delle relazioni di amicizia  fra Italia e Argentina”.