Mons. Marcianò in Belgio: “ascolto ed accoglienza reciproca”

Il presule ha presieduto una celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Liegi in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, organizzati dal Consolato Generale d’Italia in Belgio, in collaborazione con il Comune di Liegi e le Associazioni italiane

Liegi – “Non è compito della Chiesa trovare i criteri dell’unità di un popolo, della politica di una nazione: questo è il dovere dei suoi amministratori; è però dovere della Chiesa allarmarsi quando le divisioni di un popolo, o le sue stesse leggi, sono dettate da discriminazioni, da prevaricazioni, da soggettivismo o dalla ricerca del mero vantaggio economico di pochi”. Lo ha detto ieri mons. Santo Marcianò, arcivescovo di Rossano-Cariati, concludendo nella Cattedrale della città le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, organizzati dal Consolato Generale d’Italia in Belgio, in collaborazione con il Comune di Liegi e le Associazioni italiane operanti nell’area.

“E quando tali divisioni – ha aggiuto il presule – significano emarginazione del povero, dello straniero, del diverso, significano eliminazione del bambino nel grembo materno, del disabile, dell’anziano, del malato terminale… Quando, in una parola, significano potere dell’uomo sull’uomo, magari in nome delle civiltà e della cultura”.

“Ascolto e accoglienza della Parola di Dio – ha detto mons. Marcianò – diventano esperienza di ascolto ed accoglienza reciproca: tra cristiani, tra persone umane, tra fratelli. E sono forse queste – ‘ascolto e accoglienza’- le due parole più adatte ad offrire un sottofondo alla Celebrazione nella quale ricordiamo, in questa Cattedrale, tra tanti italiani che qui vivono, il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. È certamente con un atteggiamento di ascolto ed accoglienza che tanti uomini ed anche tanti cristiani, un tempo, hanno saputo credere a questa unità e lottare per essa; ed è ugualmente con ascolto ed accoglienza che tanti cittadini oggi operano a servizio della Nazione”. Per l’arcivescovo di Rossano-Cariati – ha celebrato insieme al vescovo di Liegi, mons. Aloys Jousten e a don Nino Russo, responsabile della Missione Cattolica Italiana di Liegi – il cristiano è uomo di “ascolto ed accoglienza” perché è chiamato a “portare nel mondo la novità della fraternità; una novità che rappresenta il cuore del messaggio del Vangelo”.

Alla celebrazione erano presenti anche il console d’Italia a Liegi Mauro Carfagnini e molti rappresentanti delle associazioni degli italiani a Liegi e della Missione Cattolica Italiana che il presule ha visitato.

In occasione delle celebrazioni anche la mostra “Migranti” offerta dall’Unione Pugliese Emigrati e Famiglie Belgio (Upef).