Napolitano: sfida immigrazione coinvolge tutta la UE

Il Capo dello Stato in Germania

Berlino – “Si tratta di far fronte insieme alle emergenze che possono scaturire dagli avvenimenti del Nord Africa: emergenze in campo energetico, emergenze di carattere migratorio. Sono sfide e responsabilità che coinvolgono tutta l’Europa, l’Unione nel suo insieme, non solo i singoli paesi maggiormente esposti.” Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine del colloquio a Berlino con il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Christian Wulff. “Al di là delle emergenze”, ha continuato il Capo dello Stato, “è necessario rilanciare concretamente un impegno comune dell’Europa per lo sviluppo della sponda sud del Mediterraneo. Occorre agire presto, l’Unione Europea deve essere più unita e rapida nelle sue reazioni. Questa esigenza di una più stretta e più incisiva unità europea si impone anche per quel che riguarda il consolidamento delle nostre economie, delle nostre finanze e della nostra moneta unica”. Il Capo dello Stato, nel rispondere a una domanda dei giornalisti riguardo la posizione dell’Italia circa eventuali sanzioni da adottare contro la Libia, ha osservato: “La situazione della Libia è particolarmente grave rispetto all’Egitto e alla Tunisia, dove i massimi esponenti di quei regimi contestati dalla sollevazione hanno ceduto il potere e sono in corso dei processi di transizione. Invece in Libia abbiamo avuto la reazione più violenta e più cieca da parte della leadership di quel Paese, una reazione di spietata repressione. Io credo che non ci sia nessun veto da parte italiana, credo che in sede europea si potrà ben discutere con il nostro contributo circa le sanzioni. Innanzitutto ci siamo associati alla condanna più netta, a livello di Ministri degli Esteri, nei confronti dell’operato del leader libico, della leadership libica. Potremo ben discutere insieme senza alcun veto le sanzioni da adottare. Vogliamo però che insieme a un intervento di questo tipo ci sia un intervento più ampio dell’Unione Europea per fronteggiare in modo particolare l’emergenza profughi e per aprire una prospettiva nuova di cooperazione allo sviluppo della Libia, dell’Egitto, della Tunisia, del Nord Africa insieme con l’impegno a dare finalmente una soluzione al conflitto in Medioriente”.