L’Africa in ebollizione

Una nota del Coordinatore nazionale dei cattolici africani francofoni in Italia

Roma – Sono ormai mesi che l’Africa ritorna nello schermo dello scenario internazionale per i suoi mille problemi politici. E’ preoccupante perché di solito i popoli africani sono abituati a convivere con l’instabilità politica da camaleonte, che vede succedersi diversi protagonisti e diversi interessi che incidono sulla politica dei propri paesi, lasciandogli il compito solo di subirne le conseguenze. Questo nuovo scenario è preoccupante soprattutto perché tocca dei punti che erano ormai i più consolidati della compagine politica africana: il Maghreb.

 
Il mondo nord africano oltre ad essere il nodo di congiunzione geofisica che unisce l’Africa sia al Medio Oriente che all’Europa è stato negli ultimi decenni anche un nodo geopolitico di massimo rilievo nelle vicende della maggior parte dei paesi dell’Africa subsahariana nonché dell’organizzazione dell’Unione delle Nazioni Africane.
Questa preoccupazione per la situazione politica degenerata in una crisi così feroce non può che coinvolgere l’insieme della comunità africana di cui tutti noi, anche nella nostra esperienza di africani in diaspora, ci sentiamo parte integrante e attiva.
La nostra preoccupazione è soprattutto quella di cercare di capire quali sono gli interessi messi in gioco che hanno portato a questa effervescenza politica.
I media si fermano soprattutto sugli aspetti dell’attualità senza andare a guardare più in fondo nei lunghi percorsi di ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi. I Paesi imbarcati in un processo di democratizzazione che finiscono in gravissime situazioni di impasse, come ad esempio il caso dell’esito elettorale della costa D’avorio; i Paesi in attesa di elezione che già hanno iniziato un processo di conflitto e lacerazione; i Paesi ormai in guerra decennali taciute ecc. Ciò nonostante questa situazione giunta potremmo dire al colmo viene guardata come segno di speranza per il tanto atteso rinnovo dell’Africa partendo da una autentica presa di responsabilità della sorte politica dell’Africa dagli africani stessi. Forse è giunto il momento in cui la comunità internazionale si rende conto che nell’interesse globale è opportuno lavorare alla valorizzazione del protagonismo degli africani stessi per garantire insieme un futuro di pace e di sviluppo. Ciò può accadere se da questi scenari la comunità internazionale darà un sostegno a una leadership autenticamente africana fondata sul sostegno a delle personalità forti e preparate, che non mancano anche in Africa, capaci di essere partners e non semplici burattini di alcune lobbies. (Don Denis Kibangu Malonda)