Inclusione dei rom: ecco le priorità dell’Ue

La Commissione parlamentare Libertà civili adotta una risoluzione che prevede microcredito, assunzione nella pubblica amministrazione, mediatori e insegnanti rom nelle scuole, misure specifiche per l’integrazione delle donne

Bruxelles – L’UE dovrebbe assistere i 10-12 milioni di Rom presenti sul territorio europeo con misure adatte a promuovere l’integrazione sociale, economica e culturale. In tempo per la presentazione della strategia europea per l’inclusione dei Rom da parte della Commissione, la commissione parlamentare libertà civili propone priorità e obiettivi, come la parità d’accesso al lavoro, la protezione dei diritti fondamentali, la partecipazione delle donne e un uso più mirato dei fondi europei.
I Rom – si legge in una nota – “soffrono una discriminazione sistematica e combattono contro un livello intollerabile di esclusione” e violazioni dei diritti umani, afferma la risoluzione approvata dalla commissione libertà civili, che sottolinea la necessità di una strategia comune europea per combattere ogni forma di violazione dei diritti dei Rom, inclusi “segregazione, espressioni di odio, profiling etnico e impronte digitali illegali, sfratto illegale e l’espulsione”.
La relatrice Lívia Járóka (PPE, HU) ha spiegato che l’inclusione dei Rom rappresenta un obbligo per l’Europea non solo in termini morali, ma anche economici. “Sono molto felice che la risoluzione sia stata approvata da una cosi ampia maggioranza. Spero che la Commissione prenderà in considerazione nella sua proposta le nostre priorità, comuni anche alla Presidenza ungherese. Il testo rappresenta un passo in avanti verso una strategia sui Rom realmente comune ai 27 Stati membri”, ha detto la relatrice.
I deputati chiedono che la Commissione presenti una tabella di marcia che includa una serie di standard comunitari obbligatori e la possibilità di’imporre penalità ai governi nazionali che non li rispettano.
Sull’occupazione, la strategia UE dovrà assicurare un accesso effettivo al mercato del lavoro, per esempio attraverso lo strumento del microcredito per l’impresa e il libero impiego, insieme a misure per combattere il lavoro sommerso e favorire l’assunzione dei Rom nell’amministrazione pubblica.
I deputati della commissione libertà civili chiedono anche una politica della casa per i Rom e il divieto della segregazione territoriale. Tutti i cittadini rom dovrebbero anche essere soggetti alla registrazione pubblica di nascite, matrimoni e decessi.
Per l’educazione, la strategia comunitaria dovrebbe avere “come priorità l’abolizione della segregazione nelle classi, impiegando mediatori e insegnanti rom nelle scuole, proteggendo la loro cultura attraverso l’uso della loro lingua e garantendo accesso all’educazione infantile e ai programmi d’insegnamento per adulti”, spiegano i deputati.
La strategia europea per l’inclusione dei Rom dovrebbe prevedere, secondo il testo approvato, misure specifiche per l’integrazione delle donne, per esempio bloccando la pratica dei matrimoni fra bambini.
La commissione libertà civili chiede la creazione di enti europei di sostegno, sotto la supervisione dell’esistente Task Force per i Rom, per assicurare un uso più mirato dei fondi europei a disposizione dei governi nazionali e locali, per controllarne l’uso e indicare eventuali sprechi. Gli Stati membri sono, infatti, invitati a utilizzare programmi come PROGRESS, Cultura, Salute, e di apprendimento permanente in favore dei cittadini rom.
Il Parlamento si esprimerà sulla strategia UE durante la plenaria di marzo, mentre la Commissione dovrebbe presentare la sua proposta ad aprile. Il testo dovrebbe poi passare al Consiglio europeo del 24 giugno. L’inclusione dei Rom è una delle priorità della Presidenza dell’Ungheria.
La risoluzione è stata adottata con 50 voti a favore, uno contrario e nessuna astensione.