La Ue: stupiti dalle critiche
“Ho sentito il presidente del gruppo Ppe Mario Mauro chiedere la convocazione urgente del Consiglio Europeo dei capi di Stato e di Governo – ha detto Maroni – e condivido questa richiesta perché siamo di fronte alla caduta del muro di Berlino, il Maghreb, il nuovo ’89: l’Europa deve darsi una strategia a livello di capi di Stato e di Governo”.
”C’e’ l’aspetto legato all’immigrazione, all’emergenza umanitaria – ha spiegato – e su questo abbiamo già da tempo avanzato richieste alla Commissione europea, in particolare l’intervento di Frontex, l’agenzia europea che deve fronteggiare sul Mediterraneo gli sbarchi, ma anche gestire gli arrivi, i centri per l’identificazione e procedere ai rimpatri”. ”Chiediamo da tempo – ha ribadito il titolare del Viminale – che sia l’Europa a farsi carico di tutto ciò di cui ci stiamo facendo carico noi con le nostre forze: questa è una delle numerose richieste che abbiamo avanzato e su cui ancora l’Europa non ci ha dato risposte”. Maroni ha ricordato che oggi pomeriggio ci sara’ una riunione tecnica sul tema al Viminale, a cui seguirà una seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ”per decidere le misure di contrasto e di controllo degli sbarchi”.
Da mezzanotte a stamani sono circa millecinquecento le persone sbarcate sull’isola. Attualmente sarebbero quasi 2500 in totale gli immigrati. Millecinquecento sono stati ammassati per ore nel campo di calcio, guardati a vista da una decina di carabinieri (altri cento militari dovrebbero arrivare presto). Settecento hanno stazionato sul molo Favaloro. Altri in ogni luogo dell’isola. “Emergenza biblica”, protestano le forze dell’ordine locali. Poi nel pomeriggio, dopo le pressanti richieste anche del sindaco e un annuncio del prefetto, il centro di accoglienza, che Maroni aveva voluto tenere chiuso, è stato riaperto. E gli immigrati a centinaia, come in un lungo corteo, hanno raggiunto la struttura.
La nuova emergenza clandestini in fuga dal Maghreb sarà al centro dei colloqui che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, avrà oggi a Tunisi con il primo ministro Mohammed Gannouchi, mentre non si arrestano gli sbarchi a Lampedusa. A Roma, stasera, si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, inizialmente fissato per giovedì. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, parla di un “esodo biblico” di fronte al quale “l’Europa non sta facendo nulla”.
Bocciata, intanto, a Tunisi, l’idea dell’invio di poliziotti italiani per bloccare i barconi in partenza. L’Italia – ha dichiarato ieri sera Frattini – è comunque pronta ad utilizzare “strumenti” navali e terrestri. Secondo un sito in lingua araba, le autorità tunisine avrebbero già inasprito la sorveglianza, giungendo a speronare con una motovedetta un barcone con un centinaio di immigrati davanti alle coste di Gabes, e causando 29 morti.