Cremona – Colf e badanti: domenica come a “casa”

Inaugurato il Circolo Assistenti Familiari. Grazie all’Api-Colf ecco uno spazio dove trascorrere il giorno di riposo tra svago e amicizia per le tante lavoratrici straniere

Cremona – In un momento in cui il tema della dignità femminile è al centro del dibattito sociale e politico, c’è chi – silenziosamente ma efficacemente – porta il suo importante contributo alla crescita di una cultura attenta e rispettosa della donna. È quanto fa l’Api-Colf di Cremona che nei giorni scorsi ha tenuto a battesimo una bella realizzazione pensata e voluta per le tante collaboratrici e assistenti familiari che fanno riferimento all’associazione: domenica 6 febbraio è stato infatti inaugurato presso la struttura degli ex Salesiani, in Via Bonomelli 79-81, un locale dove colf e badanti possono ritrovarsi ogni domenica per un momento comunitario, di socializzazione e svago. Il locale, lo stesso che durante la settimana ospita il centro diurno per minori Giona, è stato messo a disposizione da don Pier Codazzi che ha così risposto a un’esigenza da tempo avvertita all’interno dell’associazione, in particolare da quelle lavoratrici che non hanno un proprio alloggio, ma che vivono presso la famiglia dove prestano servizio.

“Queste donne – ci spiega la Presidente, dell’Api-Colf cremonese, Livia Scansani – avevano necessità di avere un punto di appoggio per la domenica, giornata in cui non lavorano. Per loro abbiamo quindi pensato di aprire questo spazio domenicale, con orario dalle 10 alle 18, per trascorrere in un ambiente ‘protetto’ il loro tempo libero”.
Un’opportunità davvero importante per questa fascia di lavoratrici che in larga parte provengono da Paesi lontani – perlopiù Romania, Ucraina e Marocco – e che già soffrono, per la loro stessa condizione, di un forzato isolamento dagli affetti. In questo ambiente – dotato di televisione e dove troverà spazio una biblioteca – è possibile ritrovarsi, conoscersi, svolgere alcune attività ludiche e ricreative, pranzare insieme, ma anche sviluppare i propri interessi e prendere parte ad appuntamenti culturali (conferenze, incontri sulla salute e la prevenzione…) che l’Associazione via via svilupperà anche in accordo con le stesse frequentatrici del Circolo.
“Il nostro intento – prosegue infatti la presidente – è quello di rendere questo spazio il più possibile in sintonia con le necessità delle donne tanto che vogliamo che siano loro a rendersi responsabili della sua gestione”. Sebbene venga garantita la presenza di una rappresentante dell’Api-Colf,
questo Circolo Assistenti Familiari vuole aiutare a ricreare quell’ambiente domestico che tanto manca: un segno delle attenzioni che l’Associazione ha verso queste lavoratrici, non limitando il proprio servizio all’aspetto lavorativo e quindi burocratico-procedurale, ma aprendosi verso un’accoglienza globale della persona nell’ottica di una sempre migliore integrazione.
“Qui – precisa ancora la presidente – ci sarà l’occasione per parlare di problemi lavorativi, approfondire aspetti del contratto e del rapporto di lavoro, ma anche la possibilità di trovare stimoli per una vita sociale più integrata nella nostra realtà”.
Per questo l’Api-Colf organizza anche corsi di italiano, promuove gite culturali e uscite finalizzate ad accrescere la conoscenza reciproca, non solo tra le lavoratrici ma anche tra queste e l’Associazione. Un modo per consolidare un rapporto che non è solo “di servizio”, ma legato alla più ampia formazione della persona così come è nella vocazione dell’Api-Colf, nata negli anni Settanta da una felice intuizione che porta la firma anche di una figura storica cremonese, Maria Tabaglio, tra le fondatrici dell’associazione a livello nazionale nonché a lungo Presidente della sezione locale.
Un cammino che prosegue anche oggi – in tempi che hanno visto accrescere l’arrivo di lavoratrici straniere e la richiesta di assistenza in ambito familiare – sotto la guida di Livia Scansani e con il supporto di preziosi volontari come Elisabetta Ghisotti (rappresentante sindacale e legale rappresentante di Acli Servizi), Rina Andrusiani, Luciana Raffaglia, Luisa Bonzanini, Rosa Farina, Luigi Mazzolari, oltre a don Luciano Sottili (referente ecclesiale) e all’avvocato Ilaria Ceriali (consulente legale). Tutti volontari impegnati in questa associazione che per la sua professionalità
– non meno che per la sua capacità di rapporto con le persone
– ha ottenuto l’accreditamento del Comune: un traguardo importante che qualifica ulteriormente
questo servizio che ha sede in via S. Antonio del fuoco 9/A, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, il mercoledì anche dalle 15 alle 16 per consulenza legale. (F. Ferrari – Vita Cattolica)