Libera: bimbi Rom morti “vittime del degrado”

“Queste morti innocenti ci interpellano e ci provocano a vigilare per sentire tutti una corresponsabilità nuova e diversa”.

Roma – Raul, Patrizia, Fernando e Sabatino: “Ci piace ricordarli con i loro nomi i bambini che hanno perso la vita la notte scorsa nel campo Rom del civico 803 sull’Appia Nuova a Roma. Facciamo così anche con le vittime innocenti di mafia perché temiamo che il tempo e l’indifferenza prendano il sopravvento”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione Libera a commento del tragico incidente che ha portato alla morte di quattro bambini Rom in un campo della Capitale.

 
“Facciamo così perché ogni persona ha un volto, una storia, un sogno. E i più belli di tutti – spiega Libera – sono i sogni dei bambini! Noi crediamo che non esista un’umanità di serie B ma nello stesso tempo dobbiamo amaramente constatare che quei bambini sono vittime dell’ incuria e del degrado, dell’emarginazione e dell’abbandono. Non è questa l’ora per individuare le responsabilità remote e immediate di quanto è avvenuto, ma sicuramente queste morti innocenti ci interpellano e ci provocano a vigilare per sentire tutti una corresponsabilità nuova e diversa”.
Come Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, “abbiamo – prosegue la nota – da sempre collaborato e sostenuto progetti di accompagnamento e di sostegno per le comunità Rom e Sinti, consapevoli che solo il riconoscimento pieno della dignità delle persone possa prevenire e curare le ferite più profonde. Raul, Patrizia, Fernando e Sabatino sono una ferita aperta che solennemente promettiamo di non dimenticare perché ciascuno col proprio livello di responsabilità, offra generosamente il proprio contributo di partecipazione attiva nella creazione di una città vivibile per tutte e tutti”.