Quattro bambini Rom morti a causa di un incendio

A Roma in un campo nomadi sull’Appia. Di seguito una dichiarazione del Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego

Roma – Ieri sera in un insediamento su Via Appia Nuova si è sviluppato un incendio in una baracca che ha ucciso quattro bambini di etnia Rom. Sono tre maschi e una femmina le vittime ed avevano dai 4 agli 11 anni. L’incendio mentre i piccoli stavano dormendo.

 
Di seguito una dichiarazione del Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego:
 
“Ancora una volta il dramma ha segnato una famiglia di Rom romeni accampati a Roma.
Quattro bambini sono morti abbracciati in una baracca nella città di Roma, Capitale d’Italia. Sono morti a causa del freddo, della mancanza dell’acqua, per il disinteresse prima ancora che per le fiamme. Nella Giornata della Vita – che si celebrava ieri – questo dramma diventa una nuovo appello per la tutela della vita di ogni persona e in ogni famiglia, anche di chi arriva da un altro Paese europeo o è di una minoranza che non è ancora riconosciuta. Mentre come Migrantes siamo vicini a Mircea ed Elena, il papà e la mamma dei piccoli, la speranza ci fa chiedere un impegno maggiore per riconoscere i diritti e la cittadinanza a chi vive nelle nostre città, impegnandoci in una cura maggiore perché il minimo vitale sia garantito a tutti e soprattutto i minori siano tutelati.
Alcuni banchi di una scuola di Roma oggi non avranno quattro scolari. Il cammino di educazione per cui anche il mondo dell’associazionismo e del volontariato si è impegnato a garantire anche ai bambini rom è stato profondamente segnato da una mancanza di attenzione al valore della casa. I Rom in Italia sono una piccola città: 150mila persone, metà dei quali minori e cittadini italiani. Non si può costruire e celebrare l’Unità d’Italia escludendo dalla nostra cura, dai nostri piani, un tassello della nostra storia e del nostro Paese”.