Mons. Lanfranchi: impegno di tutti per una integrazione vera

Messaggio del vescovo di Modena alla città per la festa di San Geminiano

Modena – Mons. Antonio Lanfranchi, vescovo di Modena, ha celebrato la sua prima festa di San Geminiano con un messaggio alla città dal titolo “Modena ravviva il desiderio e la speranza”. Una lettera che invita i cittadini ad individuare in ciò che amano le radici della loro speranza.

“Con questo sguardo d’amore – scrive mons. Lanfranchi – mi accingo a trasmettere, com’è ormai nella tradizione, il mio primo Messaggio alla città. Non lo faccio da osservatore distaccato o da politico o da responsabile di un settore particolare della vita civile, ma cerco di farlo da vescovo pastore, persona che da una parte cammina con tutto il popolo che gli è affidato, dall’altro sente la grave responsabilità della guida. Lo faccio guardando S. Geminiano e invocando da lui un po’ del suo spirito, che tanto ha inciso al costituirsi della città di Modena per aprire il nostro oggi ad un futuro di speranza”.
In un paragrafo del messaggio dal titolo “Un cammino di speranza per Modena” mons. Lanfranchi evidenzia alcuni nodi attraverso cui passa il cammino della speranza per Modena, privilegiando quelle realtà in cui è coinvolta più direttamente la missione della Chiesa. Il primo è l’incontro rigenerante tra novità e tradizione, perché una civiltà, una nazione, una cultura, un gruppo declinano quando non si aprono alla novità.
“Nella novità – scrive mons. Lanfranchi – includo le nuove generazioni, gli immigrati, le nuove povertà, i nuovi saperi, le nuove forme di aggregazione”.
Perché l’immigrazione possa essere vissuta come speranza il vescovo ricorda la necessità di un’integrazione vera, che non si realizza senza un impegno serio da parte di tutti. É “un’opera complessa, che va dal rispetto della cultura e delle tradizioni della comunità in cui mi inserisco, arricchendola con quanto di positivo emerge da culture diverse, alla condivisione di valori comuni e autenticamente universali, al riconoscimento e al rispetto dei diritti fondamentali della persona”.
La speranza passa attraverso questo percorso di integrazione, come passa attraverso l’attenzione dei poveri.