MSF: Azioni immediate per migliorare le condizioni di vita nei centri di detenzione di Evros in Grecia

È necessario garantire la salute psico-fisica dei migranti

Atene – Il governo greco deve “immediatamente migliorare le condizioni igieniche e di vita nelle stazioni di polizia di frontiera e dei centri di detenzione per migranti e richiedenti asilo della regione di Evros. La situazione in queste strutture ha raggiunto livelli d’emergenza. Ogni giorno uomini, donne, bambini, donne incinte e minori non accompagnati sperimentano una realtà crudele e inumana che ha serie ripercussioni sulla loro salute psico-fisica”. Lo denuncia in un comunicato l’associazione “Medici Senza Frontiere che negli ultimi due mesi ha assistito i migranti e richiedenti asilo trattenuti in tre stazioni di polizia di frontiera e un centro di detenzione nella regione di Evros, nel nord della Grecia. “Nessun essere umano dovrebbe essere soggetto a un tale trattamento. Ogni giorno vediamo persone obbligate a rimanere per settimane o addirittura mesi in celle squallide ed estremamente affollate – racconta Ioanna Pertsinidou, coordinatrice dell’emergenza per Msf -, senza il permesso di uscire nel cortile”.
“La situazione alla quale stiamo assistendo pone molte preoccupazioni da un punto di vista umanitario; il governo greco dovrebbe immediatamente mettere in atto un risposta coordinata all’emergenza – conclude Pertsinidou – per migliorare le condizioni di ricezione alla frontiera e le condizioni di vita nelle strutture di detenzione”.