Il rifugio in Italia, i confini dei diritti

ROMA – In una società sempre più interconnessa e in continua evoluzione, le questioni morali (specie quelle riguardanti i diritti umani) vengono spesso declinate in termini legali. È il caso dei richiedenti asilo, ad esempio, o dei barconi carichi di immigrati che, ancora in alto mare e ad alto rischio di naufragio, vengono bloccate in attesa di dirimere le questioni riguardanti le competenze territoriali. Così il salvare le vite umane, da principio morale universale e metagiuridico, diviene un processo burocratico che resta impigliato nelle maglie del diritto nazionale.
Il volume “I confini dei diritti. Antropologia, politiche locali e rifugianti” si propone di far dialogare tra loro antropologia e diritto sul delicato tema del rifugio in Italia, partendo da un’attenta analisi degli equilibri geopolitici e del controllo operato sui flussi di richiedenti asilo. Questo lavoro – assieme ai preziosi contributi che contiene – riflette lo scopo e le finalità di un’esperienza pregressa: un convegno tenuto nel 2008 presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna e organizzato insieme al Comune di Ravenna e al Progetto regionale “Emilia-Romagna Terra d’Asilo” nel quale la questione dei rifugiati politici è stata affrontata con taglio interdisciplinare. (Gustavo Gozzi, Barbara Sorgoni (a cura di). I confini dei diritti. Antropologia, politiche locali e rifugiati. Il Mulino, 2010. € 11,40)