Fiaccolata a sostegno dei rapiti nel Sinai

Il 1 febbraio a Roma su iniziativa del Centro Astalli, del Consiglio Italiano per i rifugiati (Cir), dell’Agenzia Habeshia e dell’Associazione a Buon diritto

Roma – Una fiaccolata silenziosa in piazza del Campidoglio, a Roma, per chiedere l’intervento della comunità internazionale e delle autorità italiane sulla vicenda dei profughi africani sequestrati nel Sinai da più di due mesi.
È l’iniziativa, organizzata da Centro Astalli, Consiglio Italiano per i rifugiati (Cir), Agenzia Habeshia, Associazione a Buon diritto prevista per il 1 febbraio prossimo a partire dalle ore 18.
“Dalla fine di novembre – si legge in una nota – diversi gruppi di migranti che tentavano di passare attraverso la penisola egiziana la frontiera con Israele, sono stati rapiti da trafficanti di uomini e sottoposti ad abusi, torture e uccisioni, nel deserto del Sinai. In cambio della loro liberazione, i sequestratori chiedono migliaia di euro ai familiari residenti in Europa”.
“Dopo due mesi di assordante silenzio da parte delle istituzioni – prosegue la nota – chiediamo che, senza più attendere oltre, si mobiliti la Comunità internazionale, sia per combattere il traffico di esseri umani sia per garantire a queste persone la protezione internazionale di cui hanno bisogno e a cui hanno diritto. In particolare attraverso un piano di ‘evacuazione umanitaria’ e un progetto di accoglienza dei profughi nel territorio dell’Unione Europea”.
Un impegno internazionale che “necessariamente si deve tradurre in una strategia di cooperazione con Egitto e Israele, affinché rispettino gli impegni assunti e i diritti dei rifugiati. In caso contrario, la sorte cui destineremo quei profughi è l’abbandono in balia di spietati sequestratori”, concludono i promotori.