Emilia Romagna: insediata la nuova Consulta Regionale per l’emigrazione

In un incontro a Reggio Emilia – Si è insediata lo scorso 21 gennaio la Consulta regionale dell’Emilia Romagna per l’emigrazione. Presidente è stata confermata Silvia Bartolini

Con solennità istituzionale e storico riferimento ai 150 anni di unità italiana, nella “sala tricolore” del Comune di Reggio Emilia, ove nacque la bandiera italiana, venerdì 21 gennaio è stata insediata la nuova Consulta Regionale degli Emiliano-romagnoli nel mondo per la durata della IX Legislatura Regionale della Regione Emilia-Romagna  negli anni 2010-2015.
Ne è stata confermata Presidente Silvia Bartolini. Ma dei 52 membri- di cui 2 delle Commissione Assembleare competente, 9 Rappresentanti delle Province, 2 dei Comuni, 6 di Associazioni di promozione sociale, 15 delle Associazioni Regionali all’estero  iscritte all’albo, 8 dei giovani delle Associazioni all’estero, 1 della Unioncamere, 4 designati da Istituti di patronato sociale e 4 dalle Università od altri Enti di studio- di tutti costoro un buon gruppo è fatto di nuove presenze.
La Presidente Bartolini ha presentato in una dettagliata e precisa relazione la situazione della emigrazione emiliano-romagnola nel mondo con le sue 105 associazioni indicando nella valorizzazione della memoria e nella promozione delle attività destinate ai giovani emiliano-romagnoli i due pilastri della attività futura.
Il Presidente della Giunta regionale Vasco Errani ha affermato che è importante “investire sugli italiani all’estero, anche oriundi di seconda, terza o quarta generazione, perché la relazione che si crea è una risorsa” ed ha esortato a sentirsi “innanzi tutto italiani e poi emiliano-romagnoli”.
Del resto il termine di “ambasciatori” della Regione è risuonato più volte nei discorsi di queste due giornate. E concorde è stata la critica al Governo per gli ingiustificati od almeno non selezionati tagli economici nel bilancio degli italiani all’estero (specialmente lamentati quelli nei confronti dei corsi di lingua italiana) e delle riduzioni istituzionali (chiusure di Consolati) e quindi pressante la richiesta a ripensarci su per una adeguata revisione. E molti sono stati i progetti proposti ed illustrati.
Nel suo intervento, mons. Silvano Ridolfi, “invitato permanente” alla Consulta e rappresentante della Migrantes, rifacendosi al concetto espresso da Errani sulle relazioni, ne ha confermato la importanza per formare un tessuto di rapporti da ampliare ed approfondire, indicando che la loro finalità dovrebbero essere le unioni tra associazioni di “italiani” e quelle locali per un dialogo basato sui valori più sicuri e tipici della nostra gente, quali la famiglia, la laboriosità, la religiosità popolare, il risparmio da intrecciare con i valori della società locale.
Nella dovuta austerità imposta dal momento e con la regola che non vengono sussidiate le associazioni bensì finanziati, e parzialmente, i loro validi progetti è stato improntato un primo ricco elenco di previste iniziative ed incontri nei prossimi anni. (Silvano Ridolfi)