Genitori e figli, immigrati e italiani

Il “contatto”? Si può costruire a tavola

Fare in modo che gli immigrati siano un po’ meno stranieri e si sentano un po’ più a casa propria, a partire dal loro essere famiglia. L’obiettivo è ambizioso, ma il percorso sarà tra i più semplici e diretti: incontrarsi, presentarsi, parlare e, perché no, mangiare insieme. La prima pietra di questa costruzione di accoglienza e solidarietà a Palermo sarà posta domenica prossima, al Centro Santa Chiara, dove alcuni enti che si occupano di politiche delle migrazioni e numerose associazioni di migranti si incontreranno dalle 16 alle 20, nell’ambito del progetto ‘Con-tatto familiare. Dalla società multiculturale alla comunità interculturale’, dedicato al sostegno dell’inclusione sociale di cittadini migranti e finanziato dal ministero del Lavoro. Promotore di questo percorso è il Forum delle Associazioni familiari in Domenica prossima, al Centro Santa Chiara, enti e associazioni di solidarietà insieme per il progetto dedicato a far conoscere le famiglie straniere alla comunità

 
Sicilia, ma anche in Campania, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Toscana e Veneto.
Il progetto mira a promuovere il ruolo delle associazioni costituite di stranieri e la loro collaborazione con l’associazionismo familiare; favorire la realizzazione di momenti di incontro, dialogo, festa, conoscenza fra famiglie di immigrati e di italiani; realizzare rapporti stabili fra le associazioni familiari, italiane e degli immigrati ; realizzare seminari formativi congiunti; elaborare un modello riproducibile di integrazione delle persone straniere in Italia che valorizzi il ruolo dell’associazionismo. Obiettivi realizzabili solo con una preliminare ricognizione e mappatura delle associazioni di stranieri sul territorio.
A Palermo, domenica, presenteranno le loro attività il Forum delle associazioni familiari, le Acli, l’Anfe, i salesiani Santa Chiara, il Cesvop, l’Ufficio nomadi del Comune, la Caritas diocesana, la Pastorale familiare della diocesi Palermo, Famiglie nuove e Famiglie numerose. Lo stesso faranno le associazioni e i gruppi di immigrati presenti. L’incontro si concluderà con assaggi ‘intergastronomici’. Il coordinatore del progetto Con-tatto, Giuseppe Sesta, crede profondamente nel risultato: «Si tratta – afferma – di portare alla luce, con un lavoro di riflessione e approfondimento, quegli elementi di autentica umanità che sono presenti nelle diverse culture. Un progetto di integrazione in cui la famiglia, visto il suo fondamentale in tutte le culture e le società, non può che essere protagonista.  (A. Turriti-Avvenire)