Copti cattolici di Roma: domenica la visita del Patriarca Nagui

A Sant’Andrea del Vignola, ad accompagnarlo anche il Direttore della Migrantes della diocesi di Roma, mons. Pierpaolo Felicolo

Il neo cardinale e patriarca di Alessandria Antoniol Naguib si recherà, domenica prossima 23 gennaio in visita nella chiesa di Sant’Andrea del Vignola a Roma per salutare la comunità copta che vive a Roma

 
“Sarà una “visita spirituale”, spiega al settimanale della diocesi di Roma “Roma Sette” p. Farid Kamal Ghebral, cappellano copto cattolico: “il patriarca fa visita periodicamente anche ad altre parrocchie di altre città come Milano, Parigi: adesso tocca a noi. Verrà, celebrerà la messa e parlerà alla comunità come un padre”.
“La nostra comunità – aggiunge il sacerdote – esiste dagli anni Ottanta circa. Dapprima era molto piccola e si riuniva nella chiesa di Sant’Anastasia, vicino al Circo Massimo. Lì avevamo il permesso di pregare per un’ora al giorno, celebravamo la Messa, quindi, e andavamo via. Ma prima di ritrovarci a Sant’Anastasia ci riunivamo in un’altra chiesa ancora. Comunque, ora aiutiamo il rettore di Sant’Andrea del Vignola” dove i copti cattolici romani si riuniscono in preghiera da circa due anni, partecipando alle liturgie tipiche del rito copto. Il sacerdote coordina anche la relativa missione con cura d’anime, i cui fedeli, tutti egiziani, perlopiù immigrati, provengono da differenti zone della Capitale. Il sacerdote spiega che la comunità copta cattolica che frequenta Sant’Andrea del Vignola è composta da “quasi cinquanta famiglie” ma “il numero dei praticanti si riduce un po’ perché la maggior parte degli egiziani qui a Roma lavora nei ristoranti che sono aperti anche la domenica”. Così, per aiutarli a partecipare alla messa, “la celebriamo dalle 16 alle 18 tra un turno lavorativo e l’altro – sottolinea padre Farid -; in tanti, dopo il primo turno di lavoro non passano nemmeno a casa, ma vengono direttamente qui per partecipare al rito. Poi tornano a lavorare per il secondo turno, quello della cena”. Inoltre, “prima della messa facciamo anche la catechesi, quella per gli adulti ma anche quella dedicata ai bambini e ai ragazzi fino alla scuola secondaria. Come in tutte le parrocchie del resto”, continua il sacerdote.
“E poi celebriamo la liturgia nel nostro rito”.