Torino – Erano 52 gli italiani che sabato 30 gennaio a Torino hanno cenato piatti egiziani, marocchini, peruviani, argentini, afghani, sudanesi e albanesi nell’ambito dell’iniziativa “Indovina chi viene a cena?”, un progetto di conoscenza attraverso il cibo e la cucina, attivo ormai da cinque anni, nato con l’intento di creare un luogo di relazione autentico e personale. Si tratta di un programma annuale di cene/incontro all’interno delle case private delle famiglie migranti che scelgono di accogliere i partecipanti italiani. Questi ultimi non sanno chi incontreranno, ma scelgono di incontrare “un’alterità”. Con il 2016 la Rete italiana di cultura popolare, promotrice dell’iniziativa, ha iniziato a collaborare con l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Torino, allargando così il numero di famiglie e realtà migranti coinvolti nell’ospitare a cena avventori sconosciuti. Per questo primo appuntamento del 2016, sono stati coinvolti sette ragazzi afghani e un gruppo di studenti stranieri (provenienti da Albania, Sudan e Congo), ospiti in due appartamenti gestiti dall’Ufficio. Il prossimo appuntamento sarà sabato 27 febbraio.
Per iscriversi: http://www.reteitalianaculturapopolare.org/indovina-chi-viene-a-cena.html


