Tag: Giornata Mondiale contro la tratta di persone

Papa Francesco: “La tratta di persone sfigura la dignità”

9 Febbraio 2023 - Città del Vaticano - «La tratta di persone sfigura la dignità». Con queste parole, ieri, papa Francesco si è rivolto, con un videomessaggio, ai partecipanti al Pellegrinaggio di preghiera online svoltosi in occasione della 9ª Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si è celebrata ieri. «Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare. E il sistema della tratta approfitta di ingiustizie e iniquità che obbligano milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità» ha sottolineato il Pontefice. Secondo Bergoglio, «le persone impoverite dalla crisi economica, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e da tanta instabilità sono facilmente reclutate. La tratta purtroppo cresce in misura preoccupante, colpendo soprattutto i migranti, donne e bambini, giovani come voi, persone ricche di sogni e voglia di vivere in dignità». Da parte sua, la Chiesa invita a camminare insieme a chi è distrutto dalla violenza dello sfruttamento sessuale e lavorativo. In concreto, secondo le parole del Papa, questo significa «camminare insieme ai migranti, agli sfollati, a chi è in ricerca di un luogo dove vivere in pace e in famiglia. Insieme a voi giovani, per riaffermare con coraggio il valore della dignità umana». I destinatari del messaggio del Papa sono state proprio le nuove generazioni. «Non stancatevi - ha detto Francesco - di cercare strade per trasformare le nostre società e prevenire questa piaga vergognosa che è la tratta di persone».  

Papa Francesco: “la tratta cresce in misura preoccupante”

8 Febbraio 2023 -
Città del Vaticano - “La tratta purtroppo cresce in misura preoccupante, colpendo soprattutto i migranti, donne e bambini, giovani come voi, persone ricche di sogni e voglia di vivere in dignità”. A lanciare il grido d’allarme è il Papa, nel videomessaggio inviato ai partecipanti alla Maratona di preghiera online che si svolge in occasione della 9ª Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che si celebra oggi sul tema: “Camminare per la Dignità”. “Mi rivolgo in modo particolare a voi giovani”, dice Francesco: “vi incoraggio a prendervi cura della dignità, vostra e di ogni persona che incontrate”. “Lo sappiamo, viviamo un tempo difficile – prosegue il Papa – ma è proprio in questa realtà che tutti noi, in particolare i giovani, siamo chiamati a unire le forze per tessere reti di bene, per diffondere la luce che viene da Cristo e dal suo Vangelo”. “La tratta di persone sfigura la dignità”, ribadisce Francesco: “Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare. E il sistema della tratta approfitta di ingiustizie e iniquità che obbligano milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità. Infatti le persone impoverite dalla crisi economica, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e da tanta instabilità sono facilmente reclutate”.

L’impegno contro la tratta ha il volto di tanti giovani

8 Febbraio 2023 - Roma - Pellegrini di dignità e di speranza. Testimoni di quei volti solcati dalla sofferenza di diritti negati e “megafoni” di quelle voci spesso inascoltate. Sono i giovani impegnati nel contrasto alla tratta in ogni parte del mondo, quindici di loro in rappresentanza del network di associazioni che combatte la tratta coordinato da Talitha Kum (la rete internazionale anti-tratta che conta più 3mila suore, amici e partner) sono riuniti in preghiera e riflessione a Roma per una settimana di incontro e formazione sul- la tratta di esseri umani. Una settimana che si concluderà con un appello congiunto, con il quale si darà avvio al percorso di preparazione del decimo anniversario della Giornata mondiale di preghiera contro la tratta del 2024. L’iniziativa, coordinata da Talitha Kum, è promossa dalle Unioni delle Superiori e dei Superiori Generali, in partnership con il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, il dicastero della Comunicazione, la Rete mondiale di Preghiera del Papa, Caritas Internationalis, CoatNet, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service, l’Unione internazionale delle Associazioni femminili cattoliche (Wucwo), The Clever Initiative, l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Federazione internazionale Azione Cattolica, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), il Santa Marta Group, ed ha il supporto del Global Solidarity Fund. “Camminare per la dignità”, questo invece il tema scelto per la nona Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebra oggi, quando si vivrà il momento centrale della settimana con il pellegrinaggio online, nel giorno in cui si ricorda Santa Bakhita, simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta, che inizierà alle 9.30 e attraversando i diversi fusi orari coinvolgerà tutti i continenti. Si parte dall’Oceania, per poi arrivare in Asia, Medio Oriente, Africa, Europa, Sud America, e chiudere alle 16.30 nel Nord America. «Camminare per la dignità è il tema scelto da un gruppo di giovani di tutto il mondo con l’intento di invitare le persone di buona volontà a camminare a fianco delle vittime e sopravvissuti della tratta, in particolare delle popolazioni migranti, come pellegrini della dignità umana e della  speranza - sottolinea suor Abby Avelino, coordinatrice della giornata -. Giovani, adulti e bambini, persone di diverse tradizioni religiose, culture e generazioni. Solo insieme, come comunità, potremo porre fine a questo flagello della tratta. Custodire la dignità di ogni persona, è possibile solo se sappiamo custodire la pace e l’ambiente naturale». In ogni angolo del mondo. Da tutti i continenti, infatti, arrivano i quindici ragazzi che si stanno confrontando in questi giorni. Tra loro c’è Genc Gjoci del Mary Ward Loreto Foundation. Ha 29 anni e viene dall’Albania. «Sono un farmacista, ma ho scelto di occuparmi con la Fondazione delle donne vittime di tratta per passione, perché nel mio Paese ad esempio l’attenzione psicologica alle vittime non è ancora molto diffusa, e chi ne ha bisogno è visto come malato», racconta. L’essere riuniti con chi come lui si oc- cupa delle vittime «mi aiuta a non sentirmi solo, è una sorta di caricabatterie per me - dice - per affrontare le sfide quotidiane in un Paese, come l’Albania, ancora complesso per certi versi». Come Genc anche Elena Sofia Fanciulli di Caritas Internazionalis ha 29 anni. Per lei occuparsi di tratta significa «prendere parte ad un percorso per la libertà e la dignità di ogni essere umano. Essere qui a condividere idee e sguardi che già sono orientati nella stessa direzione, ci permettono insieme di guardare ancora più in là». Il lavoro di operatore, aggiunge, porta con sé anche la «consapevolezza e la testimonianza di chi non ha voce. Solo insieme possiamo fare la differenza, perché  incontrarsi a livello spirituale e politico permette di ragionare insieme sulle azioni internazionali, di conoscere le realtà locali e innescare il circuito del cambiamento». Felicia Kondwani Monjeza viene dal Malawio e rappresenta il Wucwo. Pur lavorando da tempo in questo ambito è ancora impressionata, ammette, «nel conoscere quante persone nel suo Paese sono ancora vittime di tratta. Per questo mi impegno a sostenere la rete per sensibilizzare e pregare per loro e per la fine della moderna schiavitù». Una esortazione che è risuonata forte lunedì scorso nella parrocchia di Santa Lucia, in zona Prati a Roma, nella veglia ecumenica. La stessa preghiera che venerdì alle 15.30, in via della Conciliazione, porterà il gruppo di danza “Evolution Company of the Holy Dance” e il gruppo di giovani rappresentanti internazionali a organizzare un flash- mob contro la tratta. La settimana si chiude domenica 12 febbraio con la partecipazione alla preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro. (Alessia Guerrieri - Avvenire)  

Giuseppina Bakhita: da vittima dei soprusi del mondo a testimone dell’Amore più grande

8 Febbraio 2023 - Milano - Violenza e riscatto, sofferenza e speranza, solitudine e comunità: l’avventura umana e spirituale di santa Giuseppina Bakhita, suora canossiana morta a Schio (Vicenza) nel 1947, è una di quelle vicende che ci dimostrano come il Vangelo riesca a mettere insieme gli opposti e tracciare così la via della pace. I primi anni della sua esi- stenza - era nata nel 1868 in Darfur - furono segnati dalla schiavitù: tra il 1877 e il 1882 passò da un padrone all’altro, tra atroci sofferenze e umiliazioni. Venne poi comprata dal console italiano di Karthoum, Callisto Legnani, che, una volta tornata in Italia la affidò a una famiglia di amici di Mirano (Venezia), i Michieli. Divenuta la bambinaia della loro figlia, Alice, Bakhita per un periodo – mentre i genitori si erano dovuti spostare sul Mar Rosso – venne inviata assieme alla bimba nel collegio retto dalle Canossiane a Venezia. Qui conobbe Cristo, che donò una nuova luce alla sua vita. Cominciò così per lei un nuovo cammino che l’avrebbe portato alla consacrazione. Nel 1890, dopo essere riuscita a farsi riconoscere libera cittadina italiana, ricevette il Battesimo e nel 1896 emise i voti. Visse poi il suo ministero da religiosa a Schio, dove per 50 anni, dopo un inizio non facile anche a causa del colore della sua pelle e dei pregiudizi, fu un esempio di santità umile e quotidiana. Alla fine «suor Moretta» lasciò un segno profondo tra la gente: la vittima della violenza era diventata una testimone dell’amore e della pace di Dio. (Matteo Liut)  

Migrantes Messina: veglia di preghiera contro la tratta

6 Febbraio 2023 - Messina - In occasione della IX Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di persone, mercoledì 8 febbraio alle ore 19, presso la chiesa di “S. Maria all’Arcivescovado” di Messina  si terrà una Veglia di preghiera presieduta da mons. Giuseppe Costa, Professore Ordinario di Sacra Scrittura e Delegato Chiesa Arcivescovado. L’evento è promosso dalle religiose dell’USMI, dai religiosi del CISM, dai membri degli Istituti Secolari, dall’Ufficio diocesano Migrantes e dalla Caritas diocesana. La Giornata avrà come filo conduttore il tema “Camminare per la dignità" che è "un invito a camminare con le popolazioni migranti, come pellegrine e pellegrini della dignità umana, pellegrini di speranza, insieme, giovani, adulti e bambini, persone di diverse tradizioni religiose, diverse culture ed età. Insieme alla ricerca del dono che ciascuna persona è, contro ogni forma di sfruttamento e tratta di persone. Durante l’anno 2022, abbiamo vissuto cambiamenti importanti e l’aggravarsi di situazioni di crisi. In questo contesto, le persone che soffrono la violenza della tratta di persone e i gruppi a rischio, sono aumentati. Le cause sono riconducibili allo sfruttamento delle vulnerabilità causate da instabilità per conflitti armati, violenze generalizzate, crisi climatico-ambientale ed economica. Chi tenta di fuggire in cerca di sicurezza o di lavoro, si trova in balia di sé stesso, con leggi insufficienti che tutelino i migranti, i quali si trovano con maggior facilità avvinghiati nelle trame delle reti tessute dai trafficanti di persone. Inoltre i trafficanti hanno incrementato l’uso della tecnologia informatica per il reclutamento e lo sfruttamento, adescando le vittime sulle reti sociali e diffondendo in internet falsi annunci di lavoro", si legge in una nota. La Veglia di quest’anno sarà nella forma itinerante scandita da quattro tappe. Si snoderà lungo i Chiostri dell’Arcivescovado per poi concludersi in Chiesa con l’ascolto della Parola e la riflessione affidata a Mons. Costa. Per informazioni: migrantes.me@alice.it  

Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta: una delegazione internazionale di giovani si riunisce a Roma

3 Febbraio 2023 - Roma - La nona Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone si terrà mercoledì 8 febbraio 2023. Il tema di questa edizione, scelto da un gruppo internazionale di giovani impegnati nella lotta alla tratta, è “Camminare per la Dignità”. Quest’anno per la prima volta dalla sua istituzione - avvenuta nel 2015 per volere di Papa Francesco - 15 giovani rappresentanti del network della Giornata arriveranno a Roma da tutti i continenti per una settimana di incontro e formazione sulla tratta di esseri umani. Alla fine della settimana il gruppo lancerà un appello con il quale si darà avvio al percorso di preparazione del decimo anniversario della Giornata. La settimana si apre lunedì 6 febbraio con una Veglia ecumenica in inglese e in italiano alle 19.15 nella Parrocchia Santa Lucia, nel quartiere Prati di Roma, zona della capitale dove lo scorso novembre sono state brutalmente uccise tre donne in situazione di prostituzione, alla comunità cattolica si uniranno la comunità multiconfessionali. Il momento centrale della settimana sarà il Pellegrinaggio online di preghiera e riflessione di mercoledì 8 febbraio, festa di Santa Bakhita, simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta. Il pellegrinaggio prende avvio alle 9.30 cet time e, attraversando i diversi fusi orari, coinvolgerà tutti i contenenti. Si parte dall’Oceania, per poi arrivare in Asia, Medio Oriente, Africa, Europa, Sud America, e chiudere alle 16.30 cet time nel Nord America.  L’evento sarà trasmesso in diretta streaming in 5 lingue (Inglese, Spagnolo, Portoghese, Francese, Italiano) su www.prayagainsttrafficking.net. Il blocco centrale è affidato ai giovani impegnati contro la tratta e, come accaduto negli ultimi anni, ci sarà un messaggio di Papa Francesco. I partecipanti al pellegrinaggio online sono espressione di oltre 30 Paesi di tutti i continenti. Saranno giovani e adulti, donne e uomini, laici e religiosi, sopravvissuti, attivisti, creativi. Tutti uniti contro la tratta. Venerdì 10 alle 15.30 in via della Conciliazione il gruppo di danza “Evolution Company of the Holy Dance” e il gruppo di giovani rappresentanti internazionali darà vita ad un flash-mob contro la tratta. La settimana si chiude domenica 12 febbraio la partecipazione alla Preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro. L’iniziativa è coordinata da Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più 3000 suore, amici e partner, e è promossa dalle Unioni delle Superiori e dei Superiori Generali, in partnership con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero della Comunicazione, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Caritas Internationalis, CoatNet, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche (WUCWO), The Clever Initiative, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Federazione Internazionale Azione Cattolica, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), il Santa Marta Group e molte altre organizzazioni in tutto il mondo. La Giornata ha il supporto del Global Solidarity Fund. “Il tema di quest'anno è “Camminare per la dignità” ed è stato scelto da un gruppo di giovani di tutto il mondo con l’intento di invitare le persone di buona volontà a camminare a fianco delle vittime e sopravvissuti della tratta, in particolare delle popolazioni migranti, come pellegrini della dignità umana e della speranza. Giovani, adulti e bambini, persone di diverse tradizioni religiose, culture e generazioni. Solo insieme, come comunità, potremo porre fine a questo flagello della tratta. Custodire la dignità di ogni persona, è possibile solo se sappiamo custodire la pace e l’ambiente naturale. spiega sr. Abby Avelino, coordinatrice della giornata.

Migrantes Andria: economia senza tratta di persone

5 Febbraio 2021 - Andria - Lunedì 8 febbraio si celebrerà la VII Giornata Mondiale contro la tratta di persone. La scelta di questo giorno non è casuale: è il giorno in cui ricorre la memoria liturgica di san Bakhita, la schiava nera divenuta santa. Suora canossiana di origine sudanese, rappresenta il simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta. La sua è una di quelle vite la cui storia è diventata un inno alla speranza che consola. Santa Giuseppina Bakhita, nata nel 1868 in Darfur ha tragicamente trascorso i primi anni della sua esistenza in una condizione di schiavitù. Rapita e fatta schiava quando aveva circa 9 anni, tra il 1877 e il 1882 passò da un padrone all'altro, costretta a sopportare atroci sofferenze.  Di questa crudeltà ha portato, impresse nel corpo e nella mente, 144 cicatrici. La Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone 2021 accende i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone: il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia COVID-19. La tratta di persone è parte integrante di “questa economia”: le persone vittime della tratta come “merci” sono inserite negli ingranaggi di una globalizzazione governata dalla speculazione finanziaria e dalla concorrenza “sottocosto”. Serve quindi una visione “strutturale e globale” della tratta per scardinare tutti quei meccanismi perversi che alimentano l’offerta e la domanda di “persone da sfruttare”, perché è il cuore dell’intera economia ad essere malato. Un aforisma attribuito ad Oscar Wilde afferma che il cinico è colui che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente, ebbene questa economia sembra dominata dal cinismo: con riferimento a merci, servizi e persone, non solo il mercato fa il prezzo, ma cosa ancora più drammatica è il prezzo che ne determina il valore. Di questa logica è vittima la stessa impresa che dai mercati finanziari è valutata sempre più dal prezzo delle azioni e non dal valore aggiunto creato dal suo capitale umano. La tratta quindi è la punta di un iceberg, è lo specchio ingranditore di un malessere dovuto ad un neoliberismo imperante fondato su una (falsa) idea di libertà economica in cui ogni istanza etica, sociale e politica risulta estranea e di ostacolo. Al contrario, un’economia senza tratta è un’economia che valorizza e ha cura dell’essere umano e della natura, che include e non sfrutta i più vulnerabili. In questa prospettiva il Comitato Internazionale della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone partecipa a “The economy of Francesco”: il grande movimento di giovani economisti, imprenditori e changemakers di tutto il mondo chiamati da Papa Francesco a condividere idee e progettare iniziative per la promozione dello sviluppo umano integrale e sostenibile, nello spirito di Francesco. “Oggi come ieri - afferma Papa Francesco -, alla radice della schiavitù si trova una concezione della persona umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto, di calpestare la sua dignità. La schiavitù è la nostra in-degnità, perché toglie la dignità a tutti noi”. Il traffico di esseri umani frutta alle organizzazioni criminali un fiume di soldi e per questo è inarrestabile. Noi non possiamo restare indifferenti, dobbiamo agire informandoci. È importante fare rete con associazioni, istituzioni e persone per lavorare all’unisono nella promozione di una cultura reale di fraternità. Nella diocesi di Andria lunedì 8 Febbraio alle ore 18:30 presso la chiesa parrocchiale San Nicola di Mira celebrazione dell'Eucaristia in ricordo delle vittime di tratta e alle 20:30 a #Mezzoracon ospite Francesco Piobbichi (operatore di Mediterranea Hope e disegnatore sociale che con le sue matite colorate racconta la sofferenza dei migranti). La diretta streaming sarà visibile sulle pagine facebook di Casa Accoglienza “S. Maria Goretti” della Diocesi di Andria e della Comunità Migrantesliberi. (Don Geremia Acri - Direttore Migrantes Andria)