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Acli Roma: ROma città attrattiva per gli stranieri

25 Giugno 2021 - Roma - Roma è una città attrattiva per gli stranieri. Principalmente per motivi di lavoro (51%), ma anche per ricongiungimento famigliare (23%). Non mancano, però, le problematiche: il 35%, infatti, sostiene che andrebbe posto rimedio al problema del razzismo. Sono questi alcuni dati resi noti dalle ACLI di Roma e provincia nel corso del terzo appuntamento online, dedicato proprio agli stranieri, del "Cantiere Roma", l'iniziativa promossa con l'obiettivo di delineare, attraverso sei web talk, la città di oggi e di domani vista dai cittadini, quindi partendo dall'ascolto dal basso. Al termine degli appuntamenti in programma le Acli di Roma presenteranno un documento di sintesi con spunti di riflessione e proposte ai candidati sindaco. La riflessione è partita proprio dall'attività di ascolto dei cittadini stranieri regolari (che a Roma sono circa 347.000, il 12,3% della popolazione, una piccola città nella città) che le ACLI di Roma svolgono quotidianamente, incontrando oltre 15.000 stranieri di 126 nazionalità (provenienti da 24 paesi comunitari e 102 paesi extracomunitari) nel solo anno della pandemia attraverso sportelli di servizi, progetti e iniziative di aiuto, orientamento e sostegno. Un ascolto che trova riscontro anche dai risultati del questionario sottoposto a oltre 600 stranieri residenti nella Capitale. Da questi, è emerso anche come il 48% degli intervistati dichiara di essersi sentito abbastanza accettato, seguito dal 26% che si è sentito molto accolto, e dal 16% che si è sentito moltissimo parte integrante della città. Al loro arrivo in città le difficoltà più grandi sono state legate alla lingua (per il 49%), e alla mancanza dei familiari (32,8%), mentre la mancanza di lavoro scende al terzo posto (20,5%). I problemi principali riscontrati nella città, poi, simili a quelli delle persone nate a Roma: l’87% vorrebbe aumentare il livello di pulizia, il 79% aumentare le possibilità lavorative soprattutto per lavori “di qualità” che garantiscano maggiori tutele e diritti, mentre il 62% desidera un miglioramento dei servizi pubblici, dai mezzi di trasporto alla possibilità degli uffici amministrativi di ricevere informazioni in lingua (almeno nelle principali). Risulta anche, però, che gli stranieri, così come rilevato sempre dalle ACLI di Roma per i giovani, non partecipano attivamente alla vita di quartiere: ben il 73%, sostiene di non prendervi parte.